Ci sono delle esperienze straordinarie che meritano di essere raccontate, tutelate e potenziate. La buona sopravvivenza di un sistema produttivo locale, caratterizzato da piccoli produttori, ha bisogno di incentivi che possano dargli una prospettiva seria per il futuro. È a partire da questa esigenza che ho deciso di presentare una proposta di legge sull’agricoltura rurale che potesse contemplare norme capaci di coniugare le esigenze di tutela dei consumatori, attraverso la definizione di requisiti essenziali e criteri minimi da rispettare nella lavorazione e trasformazione dei prodotti, e allo stesso tempo sostenere lo sviluppo di modelli plurali nell’ambito della cosiddetta “filiera corta”.
Due anni e mezzo fa ho assunto la vicepresidenza della Commissione Agricoltura della Regione Campania. Da allora ho lavorato ogni giorno, ogni istante visitando aziende, incontrando imprenditori, confrontandomi con le organizzazioni di categoria per restituire al mondo agricolo e agroalimentare campano la centralità che meritano.
L’agricoltura, per la nostra Regione Campania, rappresenta per centinaia di piccoli agricoltori e intere comunità un’opportunità di crescita economica, di reddito, di accesso a nuovi diritti. Non abbiamo la bacchetta magica e non potevamo certo fare in pochissimo tempo ciò che non è stato fatto in tanti anni alle nostre spalle. Ma ci siamo messi a lavoro con tenacia per cambiare le cose creando le condizioni per la crescita di filiere dell’innovazione.
E andiamo avanti con entusiasmo e con la passione che abbiamo per la nostra terra.