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PSR Campania, Mortaruolo: “Per la 4.1.1 e il Progetto Integrato Giovani siamo al lavoro per reperire ulteriori risorse”

Via libera nella giornata di ieri, da parte della Commissione Agricoltura della Regione Campania, al regolamento attuativo della legge “Disposizioni per la lavorazione, la trasformazione e il confezionamento dei prodotti agricoli di esclusiva provenienza aziendale e per il sostegno e la promozione dell’agricoltura contadina” a firma dei consiglieri regionali Erasmo Mortaruolo e Maria Ricchiuti.
“Il regolamento – spiega il vicepresidente della Commissione Agricoltura, Erasmo Mortaruolo – sarà ora sottoposto all’approvazione definitiva del Consiglio regionale al fine di tutelare un’agricoltura che altrimenti rischia di scomparire sotto il peso della burocrazia. Un comparto che merita un’opportunità forte di tutela, promozione, rilancio. Ringrazio tutti i componenti e il presidente della Commissione Agricoltura, la Direzione regionale alle Politiche Agricole, le organizzazioni di categoria per il loro sostegno mostrato anche questa mattina”.

Il vicepresidente Mortaruolo ricorda inoltre che nel corso della seduta “la Commissione ha approvato una risoluzione indirizzata alla Giunta regionale impegnandosi al reperimento di quante più risorse per finanziare quanti più progetti possibili alla luce dell’elevato numero di istanze ammissibili ma non finanziabili con le risorse assegnate sia per la misura 4.1.1 che per il Progetto Integrato Giovani”.

“La Commissione – spiega Mortaruolo – con la risoluzione ha deciso di puntare al reperimento di ulteriori risorse per finanziare altri progetti idonei, comunque validi ed importanti per migliorare la competitività dell’intero comparto agroalimentare regionale, sia dalla riprogrammazione delle risorse non utilizzate che dal trascinamento sul nuovo programma, nonché da altri programmi di spesa. Sollecitando, altresì, l’attenzione per uno sviluppo armonico dei territori, anche per gli investimenti avanzati dai Comuni per le aree interne, ove sussistano overbooking meritevoli di attenzione, almeno in termini di trascinamento o di risorse reperite in altri programmi, con particolare riferimento alla misura 7 relativa ai borghi e alla tipologia d’intervento 8.3.1 relativa alla riqualificazione dei valloni”.

Per il Consigliere sannita “da parte del presidente De Luca c’è un atteggiamento di grande apertura nel dare un nuovo corso a un iter che in questi anni è stato complesso e ha coinvolto con grande responsabilità e operosità le strutture territoriali, penso in particolare alla UOD di Benevento e al dirigente Giampaolo Parente, e quelle centrali della Direzione Generale delle Politiche Agricole con il sostegno della Commissione Agricoltura e delle organizzazioni di categoria Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri.
Nel Sannio per la misura 4.1.1. su un finanziamento regionale di 60 milioni sono state finanziate domande per 25 milioni di euro pari a 87 istanze rispetto alle 372 non ammissibili a finanziamento. Per il Progetto Integrato Giovani su 757 domande presentate ben 626 sono state ammesse e 131 non ammissibili a finanziamento. In merito alla performance di spesa della provincia di Benevento su PSR Campania 2014/2020 tra le misure 4.1.1. e il Progetto Integrato Giovani sono risultate ammesse con i quattro avvisi (Cluster Giovani, primo bando della 4.1.1, Progetto Integrato Giovani e secondo bando della 4.1.1) ben 643 ditte sulle 2187 dell’intero territorio regionale con una spesa pari a € 137.077.971,66 sul totale regionale di € 472.028.368,15 e un contributo alle ditte sannite pari a € 118.263.341,21 sul totale regionale di € 377.407.407,07. Oggi, con l’impegno a reperire ulteriori risorse, segniamo un punto fondamentale per il futuro dell’agricoltura in Campania. E lo facciamo convintamente perché crediamo sui giovani per innovare l’agricoltura, bisognosa di nuove tecnologie, valorizzazione dei prodotti tipici e organizzazione in filiere”.

Conclude Mortaruolo: “Vogliamo continuare a creare le condizioni affinché settori strategici dell’agricoltura provinciale possano ulteriormente svilupparsi e garantire il reddito agli operatori, la qualità delle produzioni la sostenibilità dei processi produttivi nel rispetto dell’ambiente. Il beneventano può diventare un modello di sviluppo per la intera regione, in quanto, per sua fortuna dispone di immensi areali (circa 100.000 ettari) su cui è possibile pianificare iniziative di sviluppo virtuose: zootecnia estensiva di qualità; olivicoltura di qualità; orticoltura; cerealicoltura di qualità. Tutti questi settori, sviluppati in modo armonico e razionale, possono nel giro di qualche anno quadruplicare il valore, riducendo la dipendenza da sovvenzioni e contributi. Affinché tutto questo accada è fondamentale attivare politiche virtuose a partire dalla scrittura bandi per rendere decisiva la prossima programmazione comunitaria”.