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Sanità, Mortaruolo: “C’è chi lavora per superare le difficoltà e chi per strumentalizzare i problemi”

«Ho letto con la giusta e dovuta attenzione quanto scritto da alcuni Sindaci in merito alle problematiche della sanità sul nostro territorio. La premessa d’obbligo è che le loro preoccupazioni e i loro auspici sono le preoccupazioni e gli auspici di tutti i cittadini sanniti. Ci mancherebbe. Allo stesso tempo, però, noto che più ci avviciniamo al 25 settembre e più certi punti di vista si enfatizzano. Un legittimo sospetto alimentato da comportamenti che in altri tempi avrei fatto fatica a comprendere.
Uno tra tutti: tra le lamentele mosse dai Sindaci rientra pure la mancata volontà di relazionarsi con le istituzioni da parte del nuovo direttore generale dell’azienda ospedaliera “San Pio”, Maria Morgante. Così non è.
Da giorni la dottoressa Morgante si è resa disponibile a un confronto con i primi cittadini firmatari della missiva. Lo so perché, io stesso, li ho avvisati telefonicamente. Attendevamo tutti una risposta, non è arrivata. È arrivata direttamente una nuova nota stampa. Incongruenze che rafforzano i dubbi circa la strumentalità di certe posizioni. D’altronde, le urla di protesta di oggi provengono dallo stesso campo politico, quello di Mastella, dal quale fino solo a poche settimane fa giungevano parole di entusiasmo per i risultati ottenuti proprio nella sanità grazie a loro e alla “loro” filiera istituzionale.
A maggio, a San Bartolomeo in Galdo, Mastella e i suoi Sindaci si mettevano in posa a favore di cameramen e fotografi parlando di “riscatto” del territorio e annuendo ad ogni parola di Vincenzo De Luca. Oggi non vale più niente. Con la crisi di governo e l’indizione dei comizi elettorali per “Noi di Centro” è cambiata la percezione del mondo: il giorno prima il Sannio era la Svizzera, il giorno dopo è tornato a essere una realtà dimenticata dalla Regione e osteggiata dal presidente De Luca. Come si è soliti dire in amore, per loro la campagna elettorale conosce ragioni che la ragione non conosce. Non fosse la sanità una questione seria, ci sarebbe da ridere. Non da sorprendersi, però. Parliamo infatti degli stessi politici che da cinquant’anni siedono in Parlamento, al Governo, in Giunta regionale (con Bassolino prima, con Caldoro dopo, con De Luca adesso).
Eppure alla vigilia di qualsivoglia elezione si presentano ai cittadini rivendicando una rinnovata verginità. Ma a Roma nessuno gli crede più, a Napoli neanche.
E domenica sarà il Sannio a chiudere una volta e per tutte le porte a una politica attenta solo a certi bisogni: i suoi».